08 Ott Che problemi risolvi? È per quello che ti assumeranno!
Visto il lavoro che faccio, in tanti, da sempre mi chiedono aiuto: nelle serate fra amici, al mare in vacanza o in fila alla posta. Chiunque venga a conoscenza del fatto che lavoro nelle risorse umane generalmente ha una reazione di questo tipo: “Wow! Posso mandarti il mio cv?!?”
Per me è così da sempre. Quando lavoravo all’interno dello staff delle agenzie interinali avevo imparato a non raccontare proprio ai quattro venti quale fosse la mia professione perché altrimenti rischiavo di cadere in due tipi di discussioni.
- Tanto lavoro non ce n’è e le agenzie interinali sono piene di raccomandati, a partire dai loro dipendenti!
- Bello! Lavori in un’agenzia! Allora il lavoro me lo trovi tu! Grande!
Siccome entrambe le discussioni erano capaci di irritarmi, ho iniziato per spirito di autoconservazione a glissare sul mio lavoro per evitare di trasformare le mie serate in un prolungamento della mia giornata lavorativa. Per quanto abbia sempre amato il mio lavoro, avevo anche io necessità di staccare.
Ora che sono in proprio ovviamente ho esigenza di raccontare il mio lavoro per farmi conoscere, per diffondere il mio personalissimo “Verbo”… Quindi mi espongo nuovamente a certe discussioni, anche se in termini diversi. Ok, perfetto. Problema risolto. NO! Perché i conoscenti, quelli non hanno ancora capito che tu NON LAVORI PIÙ in un’agenzia interinale e non sei diventata né Infojobs né Monster e continuano ad avere le stesse reazioni di prima!
Talvolta mi chiamano persone che non vedo da due secoli le quali, in nome della nostra presunta lunga amicizia (ah si? E dove sei stato negli ultimi 6 anni?) chiedono aiuto per amici di amici (il tutto sempre rigorosamente “aggratis”!) e spesso cercano di perorare la loro causa (o quella altrui) con dettagli raccapriccianti del tipo: ha tanto bisogno, è separata con 7 figli, ha appena avuto una malattia grave, è zoppa e via dicendo. Lascio spazio alla fantasia!
Questa storia di vita vissuta te la racconto un po’ per farti capire come ragiona un selezionatore/titolare di un’azienda. Poi per farti riflettere su due punti essenziali
- Usa correttamente il tuo network, non lo sprecare perché è preziosissimo!
- Non fare mai, e dico mai, leva sui tuoi bisogni per trovare un lavoro serio!
È molto importante riconoscere la RILEVANZA del trasmettere certe informazioni, a maggior ragione se siamo alla ricerca di un nuovo lavoro. Tutto ciò che noi diremo sarà inesorabilmente proiettato sul posto di lavoro che ti offrono. Quindi: + problemi hai all’ingresso, + problemi avrai sul lavoro!
Non è utile descriverti come una povera disgraziata che nessuno si prenderà mai la briga di assumere! Bisogna mettersi in testa che NESSUNO, e dico NESSUNO!, ti assumerà mai solo perché hai avuto più disgrazie della media nazionale. È un dato di fatto.
Attenzione, non sto dicendo che chi gestisce le risorse umane debba essere una sorta d’insensibile Hitler. Con molta probabilità, anzi, umanamente ti comprenderà nel profondo (perché magari vive problemi simili ai tuoi) ma come “HRManagerSuperPowerMegaDirettore” dovrà usare il suo cervello e mettersi in casa qualcuno di competente.
Tu assumeresti una persona solo perché ha avuto problemi nella sua vita? Sicuramente no, perché se hai un’azienda il tuo obiettivo non è accogliere tutti i dimenticati da Dio in qualche fase della loro vita. Per quello ci sono le onlus, le associazioni di volontariato, i gruppi di auto-aiuto, gli amici e la famiglia.
Un’azienda ti assume SOLO se tu GLI RISOLVI I PROBLEMI CHE HA.
Quindi se vuoi essere efficace nella tua ricerca inizia a lavorare sui tuoi punti di forza, quelli che ti fanno distinguere dagli altri, che ti rendono unica e insostituibile (anche e nonostante i tuoi problemi contingenti!)
Abbi sempre una risposta a questa domanda: perché dovremmo assumere proprio te? Quali problemi risolvi?
E se non sai rispondere, chiedi auto: a qualcuno di competente (che posso essere io o qualcun altro che fa il mio stesso lavoro), ma fai in modo di saper rispondere! Fallo per te stessa, perché tu sia sempre consapevole del tuo valore come persona e del valore aggiunto che porti a chi decide di investire su di te.
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