19 Feb Le migliori abitudini per restare dove sei ora, per sempre
I miei post sono sempre ispirati da persone reali. Questo post è stato ispirato da coloro che vorrebbero cambiare qualcosa nella loro situazione professionale, magari iniziano pure a fare qualche passo ma poi sono scoraggiati da qualcuno/qualcosa/se stessi e si arenano. Iniziano a raccontarsi bugie dicendosi che “tanto non è così importante” per mettere a tacere quella vocina interiore che grida vendetta. Sono persone che rimandano i problemi e puntualmente questi si ripresentano a batter cassa ancora più prepotentemente.
Fatto sta che se continui a stare lì dove sei, se hai deciso che la paura abbia la meglio, se preferisci crogiolarti nel tuo dolore perché almeno non devi superare la tua zona di comfort, se vuoi continuare a credere che la crisi ha distrutto tutto, beh… ti consiglio alcune strategie infallibili per restare esattamente dove sei e salvaguardare il tuo orticello secco e ben recintato. Io le ho apprese ad un corso di Claudio Belotti cui ho partecipato e mi hanno veramente fatto riflettere:
- CONTINUA A MENTIRE A TE STESSA: fai finta che le cose vadano benissimo così come sono. Dimenticati del tuo pianto al mattino quando suona la sveglia, rimanda pure all’anno prossimo qualsiasi miglioria perché tanto hai un sacco di tempo. Sappi comunque che se ti trovi in questa situazione non è perché sei sbagliata tu. Ammettere di avere un problema è un passo difficilissimo da compiere ed è anche l’unico essenziale per iniziare un cambiamento, di qualsiasi genere esso sia.
- UTILIZZA IL LINGUAGGIO DEI PERDENTI: dovrei, vorrei, mi piacerebbe, forse un giorno, ci provo… Questo modo di parlare a te stessa ti assicurerà di rimanere esattamente dove sei ora! Garantito! Perché per cambiare qualcosa non esiste provare, esiste solo FARE o NON FARE. Non ci sono mezze misure.
- STORDISCITI: trova la tua droga. No… non è un invito ad utilizzare sostanti stupefacenti. Piuttosto trova quel narcotico che ti addormenta il cervello e l’anima. Così ti distrai e non pensi più al problema. Ovviamente che sia socialmente accettato, eh! E poi prendine in dosi massicce! Persino lo sport che di per sé è salutare potrebbe diventare una droga per distrarti.
- FAI LA VITTIMA: la vita è molto dura e tu non ne hai la piena responsabilità. E’ colpa del tuo capo che non riconosce il tuo valore, di tuo marito che non ti capisce, di Dio che ce l’ha con te… puoi farci veramente poco. Non è colpa tua. Mi raccomando, ripetilo ogni giorno, più volte al giorno, come una litania.
- DAI LA COLPA AGLI ALTRI. Utilizza tutti i tuoi traumi, infantili e non, per evitare il senso di colpa. E mi raccomando circondati di Sfortunelli come te perché così fate a gara a chi ne ha di più.
Ti ho infastidito? Sono troppo dura? Beh… parliamoci chiaro. E’ completamente inutile continuare a lamentarsi e non fare nulla per cambiare la propria situazione. E devo essere sincera, questo articolo lo scrivo anche per me. Ognuno di noi ha delle aree su cui sente di essere meno forte e su cui potrebbe migliorare, me compresa.
Se veramente sei arrivata alla frutta, se non ce la fai più nemmeno a pensare che domani dovrai tornare in quell’ufficio, se immaginare la tua lettera di dimissioni in fondo ti mette addosso una gioia sproporzionata… fai qualcosa!!
Anzitutto la prima domanda fondamentale da porsi è: quanto è importante per me ADESSO? Prendi un foglio, fai un elenco e decidi cosa è prioritario (lavoro, salute, relazioni, soldi, ecc.) perché se sei così insoddisfatta è perché forse non stai rispettando i tuoi valori in questo momento.
Poi inizia a dare il giusto peso a ciò che accade. Dare il giusto peso significa sia non farne un dramma se non mi rispondono al decimo cv inviato sia non ignorare i segnali che mi dicono che forse sto sbagliando strategia, che forse devo rivedere qualcosa.
Una volta che hai individuato l’aera di interesse inizia apportando piccoli cambiamenti. Se vuoi cambiare lavoro o capire meglio qual è il lavoro che ti si addice non è detto che tu debba entrare nell’ufficio del tuo capo e pestare il pugno sul tavolo! Il cambiamento può anche essere piccolo piccolo, purché ci sia! Quindi decidi 3 abitudini che metterai in pratica da domani. Per esempio guardare gli annunci, individuare tre aziende alla settimana che mi interessano e chiamare quell’amica che è più felice di me. Non c’è necessità di stravolgere nulla. Ci sono studi che dicono che basta un piccolo cambiamento di abitudini e in un anno diventi un’altra persona!
E lungo il percorso stai attenta a non commettere questi errori:
- Pensare che basti la forza di volontà. Avrai bisogno delle amicizie giuste, di formazione su alcuni aspetti, di farti affiancare se necessario. Non basta la forza di volontà, serve riscoprire la propria motivazione circondandosi di persone ispiranti.
- Dimenticare perché vuoi quello che vuoi: qual è il tuo scopo ultimo? E’ per quello che ti muovi al mattino! Se te lo dimentichi diventano irraggiungibili ed estranei anche i tuoi obiettivi
- Avere obiettivi irrealistici: seguire i propri sogni non significa fare voli pindarici per schiantarsi poi a terra. Un esame di realtà è necessario per capire se gli obiettivi sono sia raggiungibili che sostenibili nel tempo.
- Fare tutto da sola: sei brava in alcune cose ma in altre no. Se hai bisogno chiedi l’aiuto di un esperto nella materia di cui non sai. Volere fare la tuttologa non ti porterà tanto lontano.
E se nel tuo personale processo di cambiamento fai un balzo in avanti e ottieni anche un piccolo risultato: PREMIATI! Noi donne siamo bravissime a fustigarci se sbagliamo ma quando c’è da riconoscerci delle capacità e delle vittorie latitiamo un po’. Celebrati, perché te lo sei meritata!
Quindi che fai? Resti o vai? Cambi le abitudini o tieni stretto l’orticello?
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