10 Set La magia della profezia che si auto-avvera
Sarà capitato anche a voi, soprattutto durante l’adolescenza, di essere accusati di qualcosa che non avevate fatto. Ad esempio: “lo so che hai fumato!” o “hai di nuovo visto quella persona.. non mentire!”.
A me è successo e spesso la mia risposta interiore è stata: va beh… se devo essere accusata di qualcosa che non ho fatto, tanto vale che io la faccia. Ho finito in questo modo per confermare esattamente l’ipotesi negativa che mi veniva mossa (e che non volevo!).
Questa in soldoni è la logica della famosa profezia che si auto-avvera. Si tratta di un gioco di prestigio che chiunque di noi può facilmente imparare.
Si può applicare ai più svariati settori. Possiamo osservarlo nel rapporto con i nostri figli. Quando mandiamo messaggi incoraggianti e crediamo in loro, anche loro finiscono per credere in loro stessi. Allo stesso modo se i nostri messaggi sono del tipo “sei sempre il solito” il bambino tenderà a credere di non avere chance e diventerà esattamente quello che noi gli abbiamo preannunciato confermando la nostra nefasta ipotesi (chi non ha mai detto “hai visto che avevo ragione!?)
Possiamo osservarlo nel rapporto insegnanti-alunni. Ci sono stati studi importanti che hanno dimostrato che se agli insegnanti viene comunicato che alcuni studenti (in realtà scelti a caso) hanno grandi potenzialità, essi cominciano a seguire quegli studenti con un’attenzione speciale, trasmettendo loro le proprie attese e la propria fiducia. E, a fine anno, succede davvero che la performance di quegli studenti sia migliore in misura esponenziale.
Questa stregoneria può porsi in atto anche nei confronti di noi stessi. Io ho il poter di far avverare o meno la magia che ho in mente, sia che si tratti di magia nera, sia che si tratti di magia bianca! Nella relazione d’amore con me stessa spesso la magia si manifesta in una modalità molto più subdola, soprattutto in caso di eventi negativi (magia nera!). Lanciarsi messaggi dequalificanti come ad esempio “non sono capace”, “non riuscirò mai ad andarmene da questa azienda”, “non ho punti di forza” finisce per farci ottenere esattamente il risultato che ci siamo preannunciati. Infatti, inizieremo a notare solo gli avvenimenti che confermano in noi quella ipotesi generando eventi, e reazioni ad eventi, che dimostreranno la nostra sconfitta. Da lì inizieremo a raccontarci che avevamo ragione e che non c’è speranza alcuna.
Giusto per essere pratici: se a 35 anni sono convinta che ormai sia tardi per cambiare lavoro perché ho sbagliato il percorso di studi, inizierò ad assumere un atteggiamento “vecchio” rendendomi lentamente sempre meno appetibile professionalmente. Non valuterò quel corso di formazione che mi piacerebbe fare, non risponderò a quell’annuncio che sembra contenere proprio il lavoro dei miei sogni, non contatterò quell’amico che lavora nell’azienda dietro casa. E finirò per confermare la mia ipotesi: non è possibile cambiare lavoro.
Fondamentalmente accade che la predizione e l’evento sono in un rapporto circolare, secondo il quale la predizione genera l’evento e l’evento verifica la predizione.
La difficoltà maggiore sta nel fatto che questi messaggi negativi, che rivolgiamo con tanta delicatezza verso noi stessi, sono quasi inconsci e difficili da smascherare perché tutto avviene nella nostra mente e spesso si manifestano ad un livello poco consapevole.
Per affrontare e sconfiggere questi sabotaggi abbiamo bisogno di due elementi:
- Qualcuno che ci ami e che abbia stima di noi. Qualcuno per cui non è mai troppo tardi se vuoi cambiare. Qualcuno che creda in noi qualsiasi scelta decidessimo di fare. Qualcuno che ci dica “brava!” quando ce lo meritiamo e non ci mortifichi se sbagliamo. In sintesi: ognuno di noi ha bisogno di almeno un altro essere umano che creda in lui!
- Essere i nostri primi sostenitori. Volerci più bene, accoglierci di più. Imparare ad essere i primi fan di noi stessi! Imparare ad accogliere con più amore anche i nostri errori rendendo possibile ed auspicabile una nostra evoluzione.
Settembre è il momento ideale per prestare attenzione ai tuoi messaggi auto-sabotanti! E’ il mese che per tanti rappresenta l’anno nuovo perché per anni abbiamo iniziato la scuola nel mese settembre e la nostra neurologia si è abituata a valutare questo mese come un nuovo inizio, molto di più di gennaio dove i nostri buoni propositi sono già morti allo scoccare dell’Epifania.
Come vuoi che sia questo tuo inizio? Vorresti cambiare il tuo atteggiamento disfattista? Lo sai che la profezia che si auto-avvera funziona, per fortuna, anche in positivo? Ed è una stregoneria meravigliosa! Perché rinunciare ad una simile arma?
Facciamo un esercizio pratico:
- Prova per due settimane ad ascoltarti ed osservarti di più. Prova a sentire, a vedere, a toccare con mano il tuo dialogo interno. Cosa ti racconti? Forse non ci hai mai fatto caso.
- Porta con te un taccuino e ogni volta che ti racconti di non sapere/non potere/non riuscire a fare o dire qualcosa annotalo.
- Allo scadere delle due settimane rileggi quelle frasi e individua un filo conduttore, grandi temi che tornano e ritornano frequentemente. Questo ti consentirà prima di tutto di restringere il campo e non generalizzare in maniera eccessiva il tuo malessere.
- Chiediti se ti va bene così. Se ti sta bene che qualcuno ti parli così. Se ti sta bene che a parlarti con quella durezza sia proprio la persona che dovrebbe amarti di più: te stessa.
- Valuta se quelle convinzioni sono reali, ancorate a dati oggettivi oppure sono proiezioni della tua fantasia, del contesto sociale, della tua famiglia. E soprattutto se sia possibile trasformare quella convinzione in qualcosa che FINALMENTE giochi a tuo favore.
Dice il saggio: CHE TU CREDA DI FARCELA O DI NON FARCELA AVRAI COMUNQUE RAGIONE. E non ha tutti i torti!
Vale la pena decidere di farcela. Riprendi in mano quel progetto che hai abbandonato a causa dei tuoi sabotaggi. Questo nuovo anno può essere il tuo nuovo inizio! E la tua profezia che si auto-avvera potrebbe cambiarti la vita proprio in questo settembre che vorresti pieno di novità.
Quale stregoneria vuoi mettere in atto? Raccontami la tua ricetta!
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