Le parole del cambiamento: forza

Il mese di febbraio l’ho dedicato alla riflessione sulla parola #forza. Una parola per me terribilmente ingombrante. Ho aperto più volte questo post e poi ho finito per richiuderlo. Ho persino pensato di cambiare strategia editoriale per non doverne parlare. Poi mi sono detta che era il caso di scriverlo proprio per via delle mie resistenze: sicuramente sarebbe stato d’aiuto per qualcuna!

Questa parola per me è molto significativa ed evocativa di ricordi legati alla mia educazione e alla mia crescita. Questo è un post intimo con tanti fatti miei. Te lo dico subito così sai se continuare la lettura o fermarti qui!

Cosa significa per me forza? Sono cresciuta nella Sardegna degli anni 80. Chi ha conosciuto i sardi sa che essi sono fieri, testardi e coraggiosi.

Devi essere forte, non devi piangere, non ti abbattere, non mostrare le tue debolezze a nessuno perché potrebbero ferirti.

Questa era la mia educazione. Il che presupponeva due basi:

  • Le persone sono pericolose
  • Io sono invincibile solo se sono una dura

Mi è stato ripetuto per anni. Anche quando non era utile. Non certo per farmi del male, oggi lo comprendo. So di avere avuto la migliore educazione che potessi ricevere, con gli strumenti che si avevano a disposizione incrociati con la storia personale delle persone che avevo intorno.

In tanti momenti della mia vita mi sono sentita sola con una forza che non sempre mi è appartenuta. Certo, ho imparato ad affrontare gli eventi con coraggio e determinazione. Questo mi rende oggi una persona solida e spesso sono proprio gli altri a riconoscermi questa qualità. Ed io, tutto sommato, ne vado fiera. E’ un aspetto di me che mi ha consentito di sfidarmi e di costruire anche le basi per il mio attuale lavoro

Eppure, esiste un lato “oscuro” della forza ed è legato al fatto che ho capito da adulta che posso essere forte anche se sono vulnerabile! E la vulnerabilità non mi rende più debole ma semplicemente più vera.

Per anni ho evitato di piangere in qualsiasi contesto che fosse pubblico (ed anche privato!). Il dolore, la fatica erano una sorta di panni sporchi da lavare in casa (una casa metaforicamente solitaria in quanto l’unica abitante cui permettevo di entrare ero io). Ancora oggi, qualche volta, tendo a dire che va tutto bene anche quando non è così. Perché in fondo all’anima c’è ancora qualche rimasuglio stereotipato della donna che per essere veramente donna deve avere le palle! Una sorta di eroina che non deve chiedere mai.

Ho imparato da adulta, e di fronte a grandi fatiche, che piangere è la cosa più liberante del mondo. E che gli altri non sono tutti dei mostri ed anzi condividere le tue emozioni più fragili ti rende una persona speciale.  Ho imparato che non è necessario essere infrangibili per vivere. Ho iniziato a fare pace con me stessa e le mie fragilità costruendo una persona nuova. E’ stata una rinascita.

Oggi il mio lavoro mi porta ad aiutare gli altri a capire che le risorse sono dentro di noi e che possiamo essere il centro del nostro cambiamento. Tuttavia ciò non significa essere invincibili! Al contrario significa accettare la propria vulnerabilità e farne proprio il fulcro della vera forza! Piangere senza ritegno se ne hai voglia e poi riprendere il passo.

Oggi ammetto le mie debolezze e chiedo aiuto, se necessario, perché da sola non sempre mi basto.

Oggi ammetto di avere paura e capisco che questo non è in opposizione al raggiungere i miei traguardi.

Oggi non mi vergogno più della buffa espressione che mi viene quando piango e mi commuovo. Ed infatti   piango ogni volta che ne ho voglia e spesso per cose futili. E mi sento benissimo!

Oggi permetto alle persone di abbracciarmi e dirmi che “andrà tutto bene”. Ed anche se non sono certa che sarà così, mi sento subito meglio.

Oggi sono felicemente vulnerabile e proprio per questo valorosa ed invincibile!

E tu, che rapporto hai con la forza? Ritieni di essere forte? Cosa significa per te essere forte? Raccontami di te! Il prossimo mese approfondiamo ancora e parliamo di #resilienza

Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

1 Comment
  • Giulia
    Posted at 16:31h, 16 Marzo Rispondi

    Mi piace tanto questo post! Concordo in pieno. Accettare e in qualche modo integrare le proprie fragilità ci rende interi, e quindi più “solidi”. Un bacio!

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