Pace non è il contrario di guerra

La parola su cui mi sono concentrata questo mese è #pace. Vi posso assicurare che ci stava veramente molto bene dopo un trimestre di impegno-forza-resilienza!

Spesso si pensa che pace sia il contrario della guerra. E non mi riferisco alle guerre che attanagliano e devastano il nostro mondo ma alla nostra personale guerra interiore. Tante volte sento dire “troppi problemi, non trovo pace!” E per tanto tempo ho pensato anche io che fosse così: avrei trovato pace quando il dolore, le fatiche, gli inciampi non ci fossero più stati. Sarei stata in pace quando la mia vita fosse stata perfetta.

Il che è praticamente impossibile. Così facendo ho rimandato a lungo un appagamento che potevo raggiungere molto prima. Sì, perché la pace la puoi vivere nel quotidiano anche quando ci sono difficoltà. In parte è legata alla tua capacità di resilienza (di cui abbiamo parlato il mese scorso) e allo stesso tempo è molto di più.

Sono stata contenta di avere messo a tema questa parola nel mese di aprile. Perché credo che ce ne sia tanto bisogno. Per me e per tutti. O almeno, io ne sento la necessità. La frenesia del quotidiano, i continui stimoli a cui siamo sottoposti, le corse dalla mattina alla sera, i problemi piccoli e grandi spesso rendono faticoso ritrovare il proprio spazio di pace.

Potrebbe sembrare impossibile essere in pace nonostante la frenesia e le difficoltà. Questo mese ci ho provato. Me lo sono segnata in agenda e ho provato a lavorare su alcuni meccanismi.

Ecco cosa ho imparato:

  • Per trovare la mia pace ho semplificato. Non è possibile fare tutto, il mito del multitasking sta crollando giorno dopo giorno. Ho iniziato un processo di decompressione. Semplifico alcune attività, delego dove posso e, soprattutto, dove arrivo metto un bel punto. Non sono Wonder Woman e nessuno mi ha chiesto di esserlo! La fretta e la frenesia sono cattive consigliere. Non è stato facile perché di mezzo c’è un cambio di casa, il lavoro e tutto il resto (tutto bellissimo per me ma al tempo stesso di spessore emotivo…) eppure sono riuscita a non farmi venire nessun esaurimento nervoso. Yeah! E’ possibile !!!
  • Ho cercato di stare concentrata sul presente. Senza farmi prendere dall’ansia del futuro prossimo (trasloco? Come farò a gestire tutto?). La pace è arrivata dal fatto di essere riuscita a vivere il qui ed ora facendomi attraversare dalle emozioni del momento, dagli stimoli che arrivano dal mondo circostante, dalle persone che ho incontrato. Accoglienza allo stato puro. Ed è stato pacificante, profondamente pacificante.
  • Pace è stato concedermi di dedicarmi del tempo. Quel tempo improduttivo, quel tempo non dedicato a raggiungere un obiettivo o un risultato particolare ma semplicemente… dedicato a me e ad un dolce far niente. Passeggiare senza meta, mettere su un trattamento per il corpo e poi stare sul divano a fissare il vuoto e svuotare la mente. WOW! Voglio mettere in agenda più spazi così!
  • Ho acquistato un libro da colorare! Non l’ho mai fatto in vita mia, sono convinta di non essere creativa né abile nei lavori manuali. Eppure colorare infonde un profondo senso di pace! E’ come essere sospesi in uno spazio-temporale, in una terra di mezzo dove ci sei solo tu, le tue mani che scorrono sulla carta, il colore che genera pensieri e tu che li segui, senza meta. Meraviglioso! Io ho comprato questo
  • Sono stata ad un funerale e negli occhi della mia amica, a cui è mancata la madre, ho visto la pace. La pace di chi, pur dentro il dolore del lutto, è riuscita a recuperare un rapporto, a chiudere un ciclo, a dire “ti voglio bene” prima che fosse troppo tardi. E mi sono ripromessa di farlo anche io. Perché voglio avere la certezza che le persone che amo sappiano che le amo. Adesso.

L’argomento è tosto e richiede molto più di un mese. Farò memoria di questo periodo in cui mi sono concentrata per trovare la pace. Un mese pieno di vita, di salite e discese, di abbracci e partenze, come è la vita di ognuno di noi. Ho puntato lo sguardo su ciò che conta davvero e ci ho guadagnato, sotto ogni aspetto. Vale la pena continuare su questa strada.

Tu che ne pensi? Hai dei rituali di pace? Oppure sei alla continua ed eterna ricerca?

Il mese prossimo parlerò di #coraggio.

 

Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

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