27 Ott L’autostima è il voto che ti dai. E si può incrementare!
Avere fiducia in se stesse e nelle proprie capacità è il primo passo per ottenere una maggiore soddisfazione sul lavoro.
Si chiama autostima ed è fondamentale, sia che tu voglia migliorare le condizioni esistenti, sia che tu abbia in mente di cambiare totalmente azienda o professione! Capita spesso che ci si concentri su un FARE (inviare cv, contattare conoscenze, chiamare le agenzie ecc) e si dimentichi che ciò che sta alla base di un cambiamento reale è, invece, un ESSERE.
Tu ci sarai ovunque andrai. Questo è un dato di fatto. Quindi è fondamentale essere in buona compagnia, la tua!
Branden ci spiega che la stima di sé è la disponibilità a percepire se stessi come capaci di affrontare le sfide e di trovare la felicità. Tu hai questa disponibilità? Credi di poter cambiare gli eventi? Immagina quanto diventi importante il voto che ti dai! E’ solo su questa base che puoi costruire tutti i passi successivi che ti porteranno al raggiungimento dei tuoi obiettivi e dei tuoi sogni.
Senza autostima sei come un’auto potente che viaggia con il freno a mano tirato (ne ho parlato anche qui).
Quante volte ti racconti che è tutta colpa tua, che non riesci mai a dire no, che tutti si approfittano, che basta un giudizio negativo per farti cadere il morale sotto i piedi. Avere questi pensieri, diminuisce pesantemente la tua autostima. Essere troppo rigida con te stessa, non perdonarsi mai, fare bilanci sempre negativi, serve solo a restare dove sei. E a restarci anche con fatica immensa!
E, quindi, su cosa puoi lavorare per migliorare la percezione che hai di te stessa? Esistono ben 4 aree. Non è detto che tu abbia difficoltà in tutte. Può darsi che la necessità maggiore sia su una o due. Scegline una che senti più problematica ed inizia a lavorarci:
- Sapere comunicare: il mondo e il tuo ufficio sono fatti di persone che comunicano, più o meno bene. Viviamo in mezzo agli altri ed è impossibile non comunicare, quindi questa è una competenza su cui lavorare per migliorare la propria autostima. Spesso ci rendiamo inaccessibili. Osserva quali sono i tuoi punti deboli e migliora la tua comunicazione. Puoi farlo con un corso, con un video, con un libro. Renditi più accessibile e comprensibile anche se spesso significherà essere, in apparenza, più vulnerabili. In realtà riconoscersi delle esigenze specifiche e mostrarle agli altri ti farà stare meglio, ti sentirai sollevata e fiera di te.
- Essere resiliente: la resilienza in ufficio si rileva in due aree.
- Le avversità che hai attraversato. Come giudichi il tuo passato e la tua fatica? Essere resilienti significa credere di poter essere felici anche grazie a quegli eventi che, seppur faticosi, ti hanno resa così come sei e costituiscono la tua identità. Impara a gestire gli eventi negativi della tua vita e smetti di pensare che siano pervasivi e persistenti. Accetta la realtà dei fatti e impara a valorizzarti. Spesso chi ha faticato tanto è portatrice di una bellezza unica!
- I feedback che ti arrivano dai colleghi o dai capi, soprattutto se negativi. Sai gestirli? Valutali e trattienili se hanno un senso, altrimenti eliminali. Senza stare a rimuginare per giorni e a credere che non vali. Imparare a capire cosa è funzionale per te, ti insegna ad integrare i feedback senza fare la guerra a tutto e tutti. O a sentirti offesa per qualsiasi osservazione ti facciano.
- Essere flessibile. E’ un concetto diverso dalla resilienza. Significa non attaccarsi ad ogni piccola cosa che può capitare in ufficio. Perché non tutto è così maledettamente importante. E capita che alcuni problemi si auto-risolvano senza che tu ti danni l’anima inutilmente. Impara a valutare le priorità e le urgenze. E lascia andare ciò che non è costruttivo per te.
- Essere creativi. Non devi diventare un’artista. Piuttosto si tratta di imparare la creatività nel trovare soluzioni. Spesso ci raccontiamo che un evento poteva andare solo a finire così e non vediamo alternative. Diventare creativa significa riscoprire nuovi modi per risolvere i problemi raggiungendo subito una maggiore soddisfazione e prendendo in mano anche le situazioni che fino al giorno prima subivi passivamente.
Come vedi, alla base del tua felicità professionale, c’è una conoscenza profonda del tuo modo di stare al mondo. Solo da questa conoscenza si potrà trarre una buona autostima che ti aiuterà a collocarti nel posto giusto per te. Quindi saprai trovare il tuo equilibrio, senza sottovalutarti o sopravalutarti. E ti aiuterà a conoscere i tuoi talenti, le tue competenze e a definire un piano d’azione su cui avrai veramente voglia di investire le tue energie. Senza se e senza ma.
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