Vuoi migliorare il clima in ufficio? Usa la gratitudine

Gratitùdine s. f. [dal lat. tardo gratitudo –dĭnis, der. di gratus «grato, riconoscente»]. – Sentimento e disposizione d’animo che comporta affetto verso chi ci ha fatto del bene, ricordo del beneficio ricevuto e desiderio di poterlo ricambiare.

Così recita il dizionario italiano. Ora pensa al tuo ambiente di lavoro… Lo so, stai pensando che io non abbia idea delle iene che vivono accanto a te 8 ore al giorno!

Ti vengono in mente immagini tipo Il Gladiatore anziché il Buon San Francesco! Lo so, non è per niente facile portare la gratitudine negli ambienti di lavoro soprattutto se hai passato il 2016 ad affrontare un ambiente ostile. Eppure… la gratitudine potrebbe essere la tua carta (spiazzante) vincente in ufficio, fin da subito.

No, Danila non funziona! Io sarò felice solo dopo aver cambiato questo stramaledetto lavoro, o solo dopo che si saranno verificate determinate condizioni nella mia vita (quando sarò più magra, quando avrò l’uomo giusto, quando potrò andare in vacanza ecc).

Quante volte ti capita di pensare così? Quante volte pensi che non stai ricevendo dagli altri ciò che tu invece offri a loro ogni giorno? Quante volte ti senti un po’ il brutto anatroccolo?

Se questo atteggiamento lamentoso non ti ha portato dove vorresti, forse è il caso di cambiare strategia, adesso. Focalizzarsi su ciò che non hai crea in te una sensazione di vuoto, di deficit, di scarsità, con conseguenze molto negative in ufficio e nella vita privata. Andare al lavoro con questa convinzione ti porterà ad essere sempre in preda all’ansia e non troverai l’energia giusta per costruire qualcosa di bello per te.

Utilizzare lo strumento della gratitudine serve anzitutto a te stessa. Non si tratta di diventare buoni e melensi samaritani ma piuttosto ricordarti che puoi essere felice adesso e che proprio facendo leva su queste emozioni positive puoi migliorare l’ambiente di lavoro nel quale vivi.

Uno studio recente ha coinvolto 3 gruppi di persone per un periodo di 10 settimane:

  1. Al primo gruppo è stato chiesto di scrivere ogni settimana, per 10 settimane, 5 cose di cui erano stati grati nel corso dei 7 giorni precedenti.
  2. Al secondo gruppo è stato chiesto di scrivere 5 problemi che avevano dovuto affrontare.
  3. Al terzo gruppo, infine, è stato chiesto di scrivere 5 eventi che avevano vissuto.

Al termine dell’esperimento, attraverso la somministrazione di un test per la rilevazione dell’umore, gli studiosi sono arrivati a questo risultato: tutti gli appartenenti al gruppo della “gratitudine” (n.1) risultavano essere mediamente il 25% più felici degli altri partecipanti.

Americanate? No, semplicemente il cervello può essere allenato alla gratitudine! Non si tratta di sentimentalismi ma di applicazione di un metodo efficace. Quindi in questo giorni prima delle ferie natalizie, anziché farti prendere dagli istinti omicidi, prova a fare questo giochino, in ufficio:

SFIDATI A TROVARE RAGIONI IMPROBABILI PER ESSERE GRATA. Hai capito bene! Improbabili! Siccome il clima pesante in ufficio non facilita lo sviluppo della gratitudine fai lo sforzo di trovare un grazie anche nelle situazioni più difficili pensando a tutte le improbabili conseguenze positive di qualcosa che è andato storto. Hai perso l’areo? Magari hai scampato un attentato. Ti hanno rifilato un lavorone da consegnare per ieri? Magari ti darà l’occasione di restare in ufficio fino a tardi e incrociare l’amministratore delegato che non hai mai conosciuto. Il tuo collega ti fa i dispetti? Magari ti aiuta a sviluppare doti di problem solving per schivare i suoi ostacoli.

Se riesci a trovare la gratitudine in ciò che va storto nelle tue giornate toglierai alle circostanze sfavorevoli tutto il potere che hanno su di te! Provare per credere! Pensa che liberazione!

Questo è il primo passo da compiere in questi giorni, con leggerezza e un pizzico di ironia! Poi, se lo vorrai, potrai farne degli altri. Magari valorizzando maggiormente le persone intorno a te anziché combatterle (e anche se sono un po’ str***e). Prova a riconoscere le qualità e il lavoro altrui e osserva come questo atteggiamento nuovo ti permetterà di costruire performance crescenti anzitutto per te stessa e poi migliorare il rapporto con il tuo cliente interno (i tuoi colleghi) che sentendosi accoltio, nel tempo, svilupperà un debito nei tuoi confronti! La gratitudine produce gratitudine (se è reale… si può dire ti amo senza amare!)

Inoltre vivrai all’interno di un ambiente più sereno, più fertile, in cui le persone non vedono solo ciò che non funziona e si liberano finalmente dall’ossessione di dover costantemente risolvere qualcosa.

È evidente, che se lo cerchi, un problema lo troverai sempre. Non esistono ambienti scevri da criticità. Il modo migliore, in questo dicembre è accogliere e imparare a dire “grazie”, perché anche ciò che accade ora ti sta insegnando qualcosa di importante. E forse è più utile concentrarsi sull’insegnamento che non sugli aspetti drammatici.

Solo allora avrai una visione d’insieme più completa e potrai valutare se è giunto il momento di cambiare aria oppure se c’era solo bisogno di liberare energie positive in ufficio!

Buon lavoro! E la prossima settimana ti racconto di cosa sono grata nella mia vita e di come alimentare la gratitudine con alcuni esercizi pratici.

Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

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