Qual è la tua professione ideale? La scopri se corri il rischio di ascoltarti

Cosa voglio fare da grande? Qual è il lavoro che corrisponde meglio ai miei interessi e alle mie aspirazioni? Che cosa so fare veramente bene? In cosa mi esprimo meglio?

Da bambina volevo fare l’infermiera. Forse influenzata dalla mia eroina preferita: Candy Candy! La tendenza a fare la crocerossina è rimasta a lungo nella mia vita, sia nelle relazioni che dal punto di vista professionale.  Per certi versi mi ha aiutato (tu sei l’amica ideale!) per altri ha rallentato un percorso personale nel quale i miei bisogni arrivavano spesso per ultimi.

Eppure, mi rendo conto che in quel sogno di bambina c’era già il futuro. Ancora abbozzato ed inconsapevole. In fondo ho sempre cercato lavori che avessero una forte componente relazionale, dove ci fossero persone da aiutare, progetti da condividere, percorsi da fare almeno in due, grandi sogni da realizzare. Non ho mai amato i lavori solitari né troppo competitivi. Ho una laurea in Scienze dell’Educazione e il mio primo lavoro è stato proprio quello dell’educatrice!  Guardando a ritroso la mia storia, oggi so dare un nome alle componenti del lavoro che considero “ideale” e ritrovo tanti tratti che sono presenti in me da sempre. Su questi tratti caratteristici ho costruito nel tempo  competenze e abilità. E, ti giuro, sono riuscita a dar loro un nome solo negli ultimi anni!

Ho svolto diverse professioni.  Ci ho messo del tempo, alcune volte ho approcciato i lavori che ho svolto con un metodo per prove ed errori – tipo quando volevo convincermi che il controllo di gestione fosse quanto di più umano il mercato potesse offrire – cercando sempre di dare il meglio di me. Eppure, non mi sono sentita a mio agio in tutto ciò che ho fatto.

È capitato anche a te?

A 20 come a 40 anni, è inevitabile chiedersi cosa si voglia fare (ed essere) da grandi! Per trovare una risposta penso che sia necessario anzitutto molto CORAGGIO. Sì, il coraggio di interrogarsi e di essere disponibili a scoprire inclinazioni e attitudini che non avremmo considerato prima.  Scoprire di dover cambiare direzione e di mettere in discussione alcuni importanti aspetti della vita, potrebbe sembrarti non proprio una passeggiata. Significa avere il coraggio di dire che no! non entrerai in banca solo perché sei ragioniera (true story) e anche se lo facessi non è detto che ti piaccia. Ci vuole coraggio per andare contro uno schema che magari ti hanno cucito addosso mentre tu eri voltata di spalle!

Eppure rinunciare alla risposta è perfino peggio! Condannarsi ad una professione che non piace e farsela piacere scendendo a compromessi troppo grandi solo perché “lavoro non ce n’è” non ti renderà un giorno più felice. Invece, indagare quale sia la professione ideale ti aiuta sia a ritrovare una direzione vicina alle aspettative e sia a non perderti nel marasma delle offerte che si trovano in giro.

Non farti ingannare dalla parola IDEALE. Non significa un lavoro nel quale va tutto sempre bene, dove tu guadagni montagne di soldi senza muovere un dito, vai d’accordo con tutti e sempre, tutte le mansioni che svolgi sono nelle tue corde e ti dispiace persino uscire per andare a casa. Quello è un lavoro IDEALIZZATO. La professione ideale è quella che corrisponde ai tuoi standard, nel quale ti senti a tuo agio perché puoi esprimere chi sei e porti il tuo contributo. È la professione che veste bene i tuoi panni.

Quanti lavori hai fatto convinta che “adesso inizio e poi vediamo”? Un po’ come quando ci convinciamo di poter cambiare un compagno o una compagna che già dal principio non corrisponde ai nostri standard (e lo sappiamo, eccome se lo sappiamo!). Io l’ho fatto quando ho accettato un lavoro in Standa come data entry. Ero brava, veloce ed efficace, mi avrebbero tenuta con loro ma io stavo appassendo! E sapevo fin dall’inizio che quello non era il mio posto. Io che amavo la relazione stavo china tutto il giorno sul pc ad inserire fatture. Oggi guardando indietro penso che anche quel periodo mi abbia insegnato qualcosa, tuttavia sono contenta di aver poi trovato la #giustadirezione.

Conoscere la  direzione ti fa guadagnare tempo, risorse ed energie nonostante il rischio! Ma come si fa a capire quale sia la professione ideale? Un primo punto di partenza è dato da alcuni test che ti fanno esplorare la superficie di ciò che sei. Ti consentono di fare qualche ipotesi senza scomodare coach e orientatori e nemmeno il portafoglio.

Ad esempio c’è questo simpatico test che puoi provare subito (però prima finisci di leggere!) che ti aiuta a fare le prime riflessioni. Certo, non è come fare un percorso dedicato a te ma è comunque già un primo passo sul sentiero della conoscenza di te stessa.  E’ un test da fare in pochi minuti, che ci fornisce un’istantanea del nostro carattere. Non è predittivo del futuro, of course. Diciamo che ti aiuta a prendere in considerazione alcune variabili che potrebbero far parte di te e a cui non avevi ancora pensato. Consideriamolo una sorta di attivatore del pensiero laterale.

Di fatto, scegliere un lavoro o un percorso formativo, è qualcosa di ben più impegnativo che somministrarsi un test ma, nei metodi fai da te, può essere un punto di partenza per stimolare la tua creatività e il pensiero fuori dagli schemi.  Io ci aggiungo del mio per essere utile: martedì 28 esce anche il mio Workbook – La Giusta Direzione, proprio per ragionare insieme su quale sia il lavoro che farai da grande! Ti aspetto! E mi raccomando… non rinunciare a trovare la TUA risposta!

Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

2 Comments
  • GIUSY
    Posted at 11:46h, 04 Aprile Rispondi

    Ho letto attentamente questo articolo e devo dire che gli spunti per migliorare le proprie visioni in tempi davvero duri e difficili per poter esprimere i propri talenti sono tantissimi.
    Ciò che mi ha colpito maggiormente è l’analisi del nostro percorso professionale a volte sembra che tutti i puntini vengano congiunti in un unica linea..passo passo arriviamo a capire cio’ che è giusto per noi e cio’ che invece non è adeguato alla nostra personalità.
    Grazie come sempre alla speciale Danila Saba che riesce ad andare oltre

    • Danila Saba
      Posted at 12:12h, 04 Aprile Rispondi

      Grazie Giusy! Il tema della professione ideale è un tema complesso! Capita talvolta che si abbia anche paura di ascoltarsi profondamente e magari scoprire risposte scomode. Quindi temporeggiamo dando importanza ad elementi secondari. Grazie per il tuo contributo!

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