03 Mar Trovare lavoro a 56 anni: la storia di Daniela
Voglio raccontarti la storia di Daniela che, nel 2019, ha seguito con me il percorso Reimposta il tuo Gps, in 4 sessioni. Daniela ha 56 anni e per circostanze avverse si è trovata a dover cercare lavoro a 55 anni in un periodo della vita in cui si vorrebbe stabilità oppure crescita professionale, non di certo vivere la sensazione di dover ripartire da zero in un mercato del lavoro complesso e diverso da come lo ricordiamo.
La sua mentalità aperta, il suo piglio dinamico salta subito all’occhio: super proattiva, mi contatta nello stesso mese in cui perde il lavoro, dietro suggerimento di una mia cliente e sua amica, nonostante le resistenze rispetto alla mia figura. Daniela non sta mai ferma, fissa il primo appuntamento e intanto accetta una supplenza nella scuola. Trova anche il tempo per studiare inglese. È difficile persino trovare uno spazio libero nella sua fitta agenda per incontrarci!
Ha una profonda lucidità riguardo la sua situazione e mi dice di avere bisogno di uno sguardo obiettivo ed esterno che lei non riesce a trovare. Tra le sue aree di miglioramento mi dice di essere “un po’ prepotente quando penso di aver ragione e voglio sempre avere tutto sotto controllo”.
La reputo l’altra faccia della medaglia di questa donna determinata e autentica che nel corso delle sue esperienze professionali è riuscita a crescere in responsabilità proprio grazie alla sua caparbietà e alla sua voglia di cimentarsi in tutto ciò che è nuovo. Quella stessa caparbietà che l’ha supportata in questa nuova sfida.
Ma ora ti lascio al suo racconto.
Ciao, raccontaci di te! Chi sei e cosa fai nella vita.
Mi chiamo Daniela ho 56 anni e lunga esperienza lavorativa come Assistente di Direzione e Commerciale. Sono in possesso di diploma di scuola media superiore e di attestato post diploma di Tecnico Specializzato in Logistica Integrata. Ho una buona conoscenza del pacchetto Office, in particolare excel livello avanzato e sono in formazione per la lingua Inglese liv. B1. Sono una persona positiva e propositiva, riservata, affidabile e con buona efficacia comunicativa.
Qual era l’esigenza di partenza che ti ha spinto a scegliermi?
Sono rimasta senza lavoro a ottobre, mi sono resa conto da subito che i nuovi sistemi di recruiting non mi avrebbero mai notata. Avevo inserito il mio cv su moltissimi portali di agenzie per il lavoro, senza essere mai stata chiamata. Ho pensato di aver bisogno di un aiuto competente perché volevo rielaborare il mio curriculum che mi pareva piuttosto anonimo ma, soprattutto, perché stava crescendo in me un senso di insicurezza che non mi apparteneva.
Pensi che il lavoro fatto insieme sia stato utile rispetto alle tue esigenze iniziali?
Assolutamente! Il confronto mi ha permesso di aprirmi e di scoprire che avevo delle risorse personali e lavorative che avrei potuto spendere bene! Insieme abbiamo elaborato un curriculum vitae non standardizzato che mi rappresenta totalmente. Durante un corso al quale ho partecipato il mio nuovo cv è stato presentato dal tutor del corso a diverse aziende, in una delle quale sto attualmente lavorando dopo un breve periodo di tirocinio!
Lo consiglieresti ad un’altra persona? Cosa diresti per convincerla della sua validità?
Quando si perde il lavoro si perde la dignità. La difficoltà che ho riscontrato nel trovare una nuova attività mi ha svuotata di ogni iniziativa, mi pareva che ogni tentativo fosse vano. Una mia ex collega aveva già incontrato Danila e mi aveva parlato di quanto fosse stato utile partecipare agli incontri. Confesso che inizialmente ero scettica, da disoccupata ritenevo sprecato spendere per farsi aiutare a trovare lavoro. Poi ho voluto provare, ho fissato un appuntamento pensando che al massimo avrei potuto andare una sola volta nel caso non mi fossi trovata a mio agio. Perché diciamolo, non è affatto facile parlare di se stessi, soprattutto quando sei in una fase della tua vita in cui tutto ti pare si stia mettendo in discussione!
Al primo incontro, Danila ovviamente non sapeva niente di me e io mi sono resa conto che da troppo tempo (fortunatamente) non avevo più avuto bisogno di presentarmi ad un colloquio. Ero impacciata e rigida, lei è stata molto brava e con domande mirate mi ha consentito di parlare e raccontare portandomi pian piano a prendere coscienza di me e delle mie capacità. Ho subito realizzato che avrei voluto continuare le sessioni perché volevo risistemare il curriculum e confrontarmi con lei su alcune criticità comportamentali che mi avrebbero frenata durante un colloquio. Danila è una recruiter, pertanto quando siete seduti davanti a lei è come fare le prove di un vero colloquio, ma con zero tensione, perché vi potete esprimere tanto lei è lì pronta a correggere e suggerire atteggiamenti e parole.
Pertanto non posso che consigliarvi di incontrarla, sarà molto utile e formativo, e vi consentirà di uscire dall’anonimato imparando a conoscervi professionalmente.
Dimmi la verità: è stato facile? Quali risorse personali hai dovuto mettere in campo? Di cosa avevi più paura?
Non è stato assolutamente facile, avevo ormai perso fiducia e mi sentivo fuori posto. Inoltre la persona di fronte a me era perfettamente sconosciuta, è difficile raccontare se stessi se non ci si è mai incontrati. Eppure poco per volta le parole mi sono uscite con spontaneità ed è stato come parlare con un’amica. Al primo appuntamento ho avuto paura di dover scoprire di non avere risorse, di essere fuori mercato, di non avere possibilità di trovare un’occupazione anche a causa dell’età.
Quale pensi che sia il risultato/riflessione più interessante che ti porti a casa al termine?
Sicuramente ora ho la consapevolezza che per cercare un lavoro devo soprattutto fare un buon marketing di me stessa. Devo indurre l’azienda a pensare che io sia davvero il profilo giusto per quella posizione, ma soprattutto devo esserne convinta io!
Se dovessi attribuire una sola caratteristica al lavoro fatto insieme che aggettivo useresti?
Positivo, perché è stato positivo l’esito degli incontri e in particolare perché io sono tornata ad essere positiva dopo un brutto periodo di negatività.
Quale lezione possiamo trarre dalla storia di Daniela?
- Il limite dell’età esiste. Eppure se punti sulle tue risorse anziché sui tuoi limiti raggiungi i tuoi risultati in modo elegante e veloce.
- È difficile raccontarsi ad un estraneo eppure talvolta è la chiave di volta per riprendere una strada interrotta.
- Capita di pensare di non essere adeguati, di non avere risorse, di avere più difetti che pregi. Questi pensieri spesso sono direttamente proporzionali alla difficoltà che attraversiamo. L’importante è non lasciare loro il potere di decidere del tuo futuro.
No Comments