04 Giu Storia di un sassolino coraggioso – 1 anno dopo
È già passato un anno da quando ho deciso di dare vita al mio progetto per aiutare le donne a reimpostare le coordinate del loro GPS professionale e raggiungere così un lavoro più appagante che corrisponda all’altezza dei loro desideri. Il progetto ha preso velocità quasi subito e con esso anch’ io che sono entrata in una sorta di gioiosa centrifuga perenne.
Ho dato vita alla mia creatura, trovando forse uno sfogo ad una vena creatrice che fino ad ora la vita mi aveva dato poco modo di soddisfare.
È stato un anno meraviglioso, denso d’incontri unici, di formazione ad alto livello, di libri, di amicizie, di salite, di discese, di bilancio di vita, di lavoro e d’amore. Ha proprio ragione il mio amico Claudio Belotti quando dice che
Non abbiamo abbastanza fantasia per immaginare quanto sarà straordinaria la nostra vita se solo decideremo di realizzare il progetto più grande e più bello: noi stessi!
Cosa ho imparato sulla mia pelle in questo anno?
Ho capito l’’importanza di SOGNARE. Sognare in grande. O meglio… non avere paura dei miei sogni. Esattamente come tante mie clienti, per tanti anni ho messo da parte i miei sogni per paura di rimanere delusa. E non parlo di sogni irrealizzabili e poco ecologici. Parlo di quei sogni che sono lì alla nostra portata, ma che crediamo di non riuscire a realizzare mai. Ho vissuto anch’io la sindrome dell’impostore perché in fondo credevo di non essere adeguata. E sono state proprio le mie clienti a regalarmi la forza di proseguire. Sono state loro a farmi capire che i servizi che offro sono utili e che non ci sono sul mercato persone che hanno un approccio così familiare con un tema così scottante. Sono state proprio loro a insegnarmi che i sogni possono diventare realtà e il primo passo importante è INDIVIDUARLI!
Ho capito l’’importanza di CREDERCI, continuamente. Non basta dirsi quanto sarebbe bello. Bisogna lavorarci su OGNI santissimo giorno. Altrimenti i sogni restano tali e non si trasformano mai in progetti. Si compiono voli pindarici, ma alla fine si torna al punto di partenza. Magari più affranti di prima. In questo anno non sono mancati i momenti di calo di motivazione. Ho lasciato che scorressero, li ho accolti cercando di comprenderne il messaggio e ho imparato che se il tuo sogno è ancorato alla realtà, capita che la mancanza di motivazione sia legata ad una mancanza di organizzazione. È difficile organizzare il proprio lavoro! È difficile organizzarselo da sole, un po’ per prove ed errori. È difficile, prima di diventare facile! Ci ho messo un po’ a capirlo e per me questa è una conquista che si ripete ogni giorno.
Ho capito quanto è importante il NETWORK. Qualsiasi progetto tu abbia, hai bisogno di persone intorno a te che ti diano una mano, psicologicamente e fisicamente. Io ne ho di due tipi:
- Quelli che credono incrollabilmente in me anche quando faccio casino. Sono quelli che mi amano senza ritegno come si ama Milano anche sotto la grigia nebbia (io la amo anche così). Queste persone sono insostituibili e costituiscono la mia iniezione di autostima. Che fortuna averli! A loro chiedo scusa se non è stato sempre semplice “gestirmi”. E dico grazie per avermi ricordato che io in questo anno sono diventata più me stessa.
- Quelli che condividono il mio business, o meglio il mio “io lavorativo”. E parlo di rete… parlo della “Rete al femminile” fatta di donne come me, donne in proprio con cui condivido gioie e dolori della vita da freelance. Donne con cui sono nate amicizie e collaborazioni. Una vera botta di energia! Parlo anche della rete di persone speciali incontrate durante i corsi che ho seguito, che sono diventati anche amici, gruppo dei pari. Sono quelle persone che ti somigliano, che hanno una visione simile alla tua, che hanno la stessa voglia di fare e costruire che hai anche tu.
Ho compreso fino in fondo l’importanza della COERENZA. Mi sono resa conto che ciò che dico, ciò che sono, ciò che comunico oggi può diventare un boomerang, nel bene e nel male. I social networks sono potenti strumenti di comunicazione/marketing che ti danno la possibilità di raggiungere un ampio pubblico ma se non sai gestirli può finire “a schifio”. I rumors sul tuo conto sono talvolta fuori dal tuo controllo e ciò che si può fare è restare coerenti con sé stessi e con i propri valori per essere certi di trasmettere un’immagine di te che sia quella che veramente vuoi.
Nel mio caso ci tengo che le persone sappiano che sono VERA. Certo, non sempre sono capace di coerenza. E la mia trasparenza sta anche in questo. Anzi, proprio questo aspetto mi ha condotto a comprendere un altro fattore essenziale: l’importanza di SBAGLIARE. Sì, perché in questo anno ho fatto mille errori, ma ho sempre cercato di rimediare e di imparare da essi. Poi ho ripreso la strada. Ed è proprio grazie a quegli errori che ho mantenuto i piedi per terra e ho tenuto alta la concentrazione sul mio progetto.
Ho capito l’importanza dello stare nel qui ed ora. Ho cercato di vivere il mio presente. Che per me significa da un lato non fossilizzarmi sugli errori commessi come se non ci fosse alcuni rimedio e dall’altro non stare troppo proiettata sul futuro finendo per non lavorare oggi! Sognare sì, ma ancorata al terreno.
E poi ho imparato una marea di piccole cose utili:
- Che se lavori in proprio, lavori cento volte di più. I tuoi orari cambiano e nei week end finisci per lavorare alla sera. Ma se fai un lavoro che ami, anche i ritmi serrati non ti pesano più.
- Che è un lavoro liberarsi dai sensi di colpa perché, ad esempio, non stai sempre alla scrivania dalle 9 alle 18 o perché non stai facendo abbastanza. E comunque ce ne si libera.
- Che il rientro dalle vacanze non è così angosciante, se fai un lavoro che ti piace.
- Che se un fornitore non ti piace, puoi cambiarlo (così come puoi uscire da relazioni poco proficue). Io l’ho fatto e ho visto che non è morto nessuno! Anzi, mi sono sentita molto meglio nel porre i miei obiettivi sotto il mio controllo.
- Che i genitori e i suoceri non si capaciteranno mai del fatto che “lavori da casa”: quindi a fare la fila in posta puoi benissimo andarci tu.
- Che la pila di roba da lavare può aspettare: saper dire di no è fondamentale. Ci sono cose molto più importanti e poi: dove sta scritto che siccome lavori in proprio, devi pensarci solo tu?
- Che è bellissimo avere del tempo per andare a prendere tua figlia a scuola ad un’ora decente.
- Che non si finisce mai di imparare. C’è tanto da studiare, tanto da leggere, tanto da amare.
- Che è bello porre sotto la propria responsabilità il proprio operato. Ed è bello farlo anche se sei dipendente. Solo così diventi un leader nel tuo ambito.
- Che la timidezza può essere superata ogni giorno di più e si cambia ancora tanto anche a 40 anni.
- Che è bello volersi bene e credere in ciò che si fa.
- Che puoi veramente partire da zero (non di competenze!) e creare un tuo piccolo business facendo ciò che ami.
Posso fare quindi un bilancio positivo di quest’ anno. Un anno che per me è stato difficile, che ha richiesto una grandissima dose di energia, di motivazione, di coraggio. Ho cercato di fare del mio meglio. Talvolta sono stata all’altezza delle mie aspettative, talvolta no e talvolta… le ho addirittura superate!
E sono fiera di aver aiutato tante donne a buttare il loro sassolino dentro l’acqua ed il loro cuore oltre l’ostacolo.
Io non posso da sola cambiare il mondo ma posso lanciare un sasso nell’acqua per creare molte onde
Madre Teresa
È solo un inizio. Ve lo prometto: insieme possiamo fare grandi cose!
ps. Se vuoi leggere la prima parte della storia del sassolino, la trovi qui.
Francesca
Posted at 12:51h, 05 GiugnoPenso che poter fare un lavoro che piace e per cui proviamo passione sia una grandissima fortuna. Conoscere Danila è stato molto importante, mi ha trasmesso una bella emozione e la convinzione che “Si può fare”.
Danila Saba
Posted at 12:55h, 05 GiugnoGrazie Francesca! La stima è reciproca! Sei una donna straordinaria!