11 Mag Possiedi un Cerchio d’Oro. Lo sapevi?
Non ti sto parlando di accessori fashion da abbinare ai tuoi look estivi. Mi sto riferendo piuttosto ad uno strumento che può essere utile per trovare il lavoro che esprime chi sei davvero.
Ti sei mai chiesta cosa renda alcune persone capaci di imprese impossibili? Perché alcuni riescono e altri no pur facendo qualcosa di molto simile? Se pensi alla tua professione, ti viene in mente che ci sono colleghi con lo stesso ruolo che, a parità di competenze, ottengono risultati differenti? Perché Apple vende di più di altri marchi che fanno computer come lei?
Simon Sinek, antropologo inglese, scrittore del libro Partire dal perché, offre un interessante punto di vista a riguardo. Lui ne parla riferendosi in particolare alle organizzazioni e alle aziende. È un personaggio conosciuto nell’ambito imprenditoriale e tra i liberi professionisti e io credo che possa essere una risorsa anche per chi lavora come dipendente e che cerca il suo posto nel mondo (del lavoro e non!). Sinek sostiene che ci sia un filo conduttore nel modo in cui comunicano le aziende che ottengono i migliori risultati. Lo chiama Il Cerchio D’oro.
Solitamente le persone (e le aziende) SANNO QUELLO CHE FANNO: la maggior parte di noi sa descrivere cosa fa. Allo stesso modo sappiamo anche dire COME LO FACCIAMO, che metodi usiamo e che stile abbiamo. Il centro del cerchio è il PERCHÉ LO FACCIAMO e su questo punto spesso cadiamo in confusione. Quando si parla di perché, non ci si riferisce ai risultati che vogliamo ottenere. Perché lo fai? Per guadagnare di più. Quello è un risultato, ma non ha nulla a che vedere con il tuo scopo. In cosa credi? Qual è il motivo per cui ti alzi al mattino? Perché dovrebbe importare a qualcuno?
Noi tutti tendiamo a raccontarci e approcciare il lavoro (attuale e futuro) partendo dall’esterno: cosa so fare e come lo faccio. Che sono punti fondamentali della nostra consapevolezza, ma non bastano. Non ci distinguono da tutti gli altri che sanno fare più o meno le stesse cose che facciamo noi. Chi è in grado di distinguersi dal gruppo dei simili è colui che parte dal centro del cerchio, dal suo perché per spiegare poi anche il come e il cosa.
“La gente non compra quello che fate, compra il motivo per cui lo fate”
Quando vuoi trovare un lavoro che ti rappresenti ed esprima chi sei, il tuo obiettivo non è fare affari con chiunque abbia bisogno di te. Ad esempio in tanti avranno bisogno delle competenze di un’Assistente di Direzione, ma tu vorrai fare affari con gente che crede in ciò in cui credi tu quindi con aziende che sposino i tuoi valori più profondi (esistono, anche se ti può sembrare impossibile!)
Quindi il processo per comunicarci dovrebbe essere un inside-out. E Sinek ci spiega che la ragione per cui è molto meglio partire dal centro ce la spiega la biologia del nostro cervello.
Come puoi vedere, il nostro cervello è diviso in sezioni. La neocorteccia è la parte dedicata ai pensieri razionali ed analitici ed è il centro del linguaggio. Il sistema limbico è diviso in più sezioni ed è la sede dei nostri sentimenti, del comportamento umano, del processo decisionale, ma non ha linguaggio. Per questo motivo ci risulta difficile tradurre in parole ciò che “sentiamo” e persino le decisioni che prendiamo. Per la stessa ragione quando noi partiamo dal COSA e scioriniamo numeri, le persone possono comprendere tantissime informazioni, ma non riusciamo a guidarne il comportamento perché il comportamento (ho deciso che voglio te per la mia azienda) è guidato dal sistema limbico. È come se parlassimo una lingua che il nostro interlocutore non capisce.
Quando comunichiamo chi siamo partendo dal centro (quindi dal perché) parliamo direttamente alla parte del cervello dell’altro che controlla il comportamento. Chi riceve il messaggio deciderà se siamo di suo gradimento “d’istinto” e poi lo elaborerà anche razionalmente accogliendo le informazioni che aggiungeremo in un secondo momento (dati, obiettivi, lavori svolti ecc). In altre parole la comunicazione sarà PERCHÉ-COME-COSA. Ti sarà capitato di scegliere “di pancia” e poi solo dopo cercare le ragioni razionali della scelta, proprio perché hai deciso usando il sistema limbico e solo dopo hai razionalizzato con la neocorteccia.
Per questo motivo se vuoi veramente distinguerti vale la pena andare in esplorazione del tuo PERCHÉ più autentico! Ti consentirà di coinvolgere gli interlocutori che ti interessano davvero! Certo, dovrai scovarli, su questo punto puoi leggere qui, ma una volta individuati saprai come ottenere più risultati a tuo favore. Nel mio Workbook c’è un intero capitolo dedicato a questo tema proprio perché fondamentale nel presentarci e nel distinguerci.
Ci avevi mai pensato? Conosci già il tuo perché? Pensi che sia difficile? Possiamo anche lavorarci insieme. Raccontamelo nei commenti!
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